Agraria e Alimentazione

Agraria

Desidero ricordare l’influenza di stimolo e promozione che l’opera meritoria di Gaetano Marzotto ha manifestato per il progresso della ricerca scientifica ed in particolare per il settore agronomico

(Orfeo Turno Rotini)

Alimentazione

Vi sono trattati tanto problemi generali della nutrizione secondo i più recenti orientamenti scientifici, con rilievi regionali e mondiali, quanto problemi alimentari speciali di fondamentale importanza per il nostro Paese

(Premio Marzotto 1957 – 58)

Guido De Marzi, Premio Marzotto 1952
Direttore della Rivista Alimentazione

GUIDO DE MARZI

Nel 1951 fu preposto alla Direzione Generale dell’Alto Commissariato dell’Alimentazione e ha diretto la rivista Alimentazione. Pubblicò una serie di relazioni e di memorie sulla politica alimentare italiana in generale e su particolari problemi attinenti ad alimenti fondamentali, quali il grano, il latte, la carne, lo zucchero.

L’alta competenza con cui queste materie furono trattate ed arricchite di illustrazioni ed interpretazioni statistiche conferisce un carattere di organica unità ed una rilevante importanza sia nel campo scientifico sia in quello della politica alimentare per promuovere il miglioramento qualitativo e quantitativo delle condizioni di nutrizione.

Per tali opere e per la rivista Alimentazione si aggiudicò il Premio Marzotto nel 1952. Egli sosteneva che “Senza una chiara e consapevole politica alimentare, affidata alle cure ed alla responsabilità di un’apposita amministrazione centrale e periferica, il nostro Paese segnerà sempre i più bassi livelli di consumo ed avrà sempre un’alimentazione qualitativamente squilibrata e deficiente. Spetta a chi governa intendere e prevedere”.

Pier Giovanni Garoglio, Premio Marzotto 1953
Nuovo Trattato di Enologia

PIER GIOVANNI GAROGLIO

Il suo Trattato di enologia, sulla conservazione e preservazione dei vini, gli valse il Premio Marzotto 1953 per l’Alimentazione. Fu chimico ricercatore allo stabilimento Film di Ferrania e chimico della Federazione enologica toscana, direttore del laboratorio zimotecnico italiano. Fondò il Laboratorio enotecnico Garoglio, il Bollettino giornaliero della vendemmia, la rivista Fermenti e il Progresso vinicolo e oleario. Professore di industrie agrarie in Argentina all’Università di Cuyo. Fondò a Piacenza la facoltà di agraria dell’Università cattolica del S. Cuore, in cui insegnò industrie agrarie.

Diresse le sue ricerche sull’individuazione di metodi contro le frodi e sullo studio di nuove tecniche di produzione di vini e olio di oliva. Fu presidente della commissione tecnica del Comitato nazionale per la tutela delle denominazioni di origine dei vini. Fu soprintendente al Laboratorio chimico della Camera di commercio di Firenze, soprintendente tecnico al Centro analisi e ricerche vini e oli e direttore del Servizio repressioni frodi a Firenze. Divenne presidente onorario dell’Office international de la vigne et du vin di Parigi.

Sabato Visco, Premio Marzotto 1958
21 memorie

SABATO VISCO

Fu una figura di primo piano nella vita accademica e nella vita politica italiana. Fisiologo, i suoi studi riguardarono soprattutto i problemi dell’alimentazione umana, in particolare quelli legati ad alcune sindromi carenziali quali la pellagra. Conseguì la laurea in Medicina e Chirurgia nell’Università di Roma. Negli anni 1929-30 fu Preside della Facoltà di Farmacia dell’Università di Sassari. Fu segretario del Comitato Biologico del Consiglio Nazionale delle Ricerche, fondatore e direttore dell’Istituto Nazionale di Biologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche poi trasformatosi in Istituto Nazionale della Nutrizione Dal 1939 al 1944 fu Preside della Facoltà di Scienze dell’Università di Roma, incarico che riprese nel 1951. Fu Consigliere nazionale e Vicepresidente della Corporazione dei Cereali, Presidente della Commissione per lo Studio dei problemi dell’alimentazione e membro permanente del Comitato Nazionale Italiano della FAO. È stato inoltre Presidente della Società Italiana di Fisiologia e del Comitato Italiano per il latte e derivati.

Vinse il Premio Marzotto nel 1958 con le sue 21 memorie.